Il ricorso al paradigma del reato complesso ha consentito alla Corte costituzionale di giustificare l’opzione del legislatore di punire, con la pena minima di tre anni di reclusione, il fatto delle lesioni stradali, aggravate dalla fuga del conducente; nonché alle Sezioni Unite di escludere il concorso di reati, nel caso di omicidio aggravato dagli atti persecutori, compiuti ai danni della medesima vittima. La controversa categoria dommatica non ha avuto grande fortuna in dottrina, tuttavia le due pronunce richiamate ne dimostrano l’utilità, sia come criterio assiologico, che giustifica il quantum sanzionatorio, sia come criterio discretivo tra il concorso di reati e il concorso apparente di norme. Al contempo, non si può sopravvalutare l’apporto euristico della figura giuridica, pensando che i criteri valoriali extrapositivi possano essere interamente elusi, riconducendoli sic et simpliciter al dato positivo dell’art. 84 c.p.. In verità all’unità di azione, propria del reato complesso, si perviene solo attraverso un percorso argomentativo non scevro di giudizi di valore.
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Reference to the paradigm of the complex offence has allowed the Constitutional Court to justify the option of legislators to punish road traffic injuries aggravated by leaving the scene of the accident with a minimum prison term of three years, as well as the decision by the Unified Divisions to exclude the concurrence of offences, in the case of murder aggravated by acts of persecution against the victim. The controversial dogmatic category has not been very successful in legal doctrine; however, the two above-mentioned decisions show that it is useful both as an axiological criterion, that justifies the quantum of the sanction, and as a criterion for distinguishing between the concurrence of offences and the apparent combination of provisions. At the same time, we cannot overestimate the heuristic contribution of the juridical figure, believing that the extra-positive value-based criteria may be fully disregarded, attributable sic et simpliciter to the contents of article 84 of the criminal code. The truth of the matter is that the unity of action of the principle of complex offences may be achieved only through an argumentative process not without judgments of value.
Alì Abukar Hayo
Ordinario di Diritto Penale nell’Università degli Studi di Roma “Unicusano”