Non può più sorprendere che la prova scientifica abbia progressivamente modificato gli equilibri del processo penale, orientandosi verso una dimensione oggettiva di comprensione del fenomeno naturale nell’ottica del migliore accertamento pro veritate, concentrando nelle sue implicazioni l’attenzione di esperti e non. Il sapere neuroscientifico non fa eccezione, anzi il suo impiego nel mondo del diritto potrebbe renderlo il candidato migliore per la creazione di un nuovo paradigma di processo penale[1].
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It is not surprising that scientific evidence has progressively changed the balance of the criminal law trial, moving towards an objective dimension of understanding the natural phenomenon with a view to the best pro veritate ascertainment, concentrating the attention of experts and non-experts alike on its implications.
Neuroscientific knowledge is no exception, indeed it use in the world of law could make it the best candidate for the creation of a new paradigm of criminal law trial.

[1] The risks and challenges of neurotechnologies for human enhancement, Unesco, 2023.

Elisa De Paolis
Dottoressa in Giurisprudenza nell’Università di Roma “La Sapienza”

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*Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di due revisori esperti.

Rivista quadrimestrale di scienze penalistiche
ISSN 2974-7503

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